Cresce l’intolleranza verso il culto afro-brasiliano

In Brasile cresce l’intolleranza, di carattere religioso e razziale, nei confronti degli afrodiscendenti e del culto afrobrasiliano, in particolare dei riti del candomblé e umbanda.

Il rito del candomblè

Questa preoccupante situazione è stata rilevata dalla Relatoria do Direito Humano á Educação di Rio de Janeiro in collaborazione con la Commissão de Combate á Intolerância Religiosa. Secondo i dati raccolti dalla ricerca, l’intolleranza verso le pratiche religiose afrobrasiliane sarebbe percepita con indifferenza dalla stragrande maggioranza della popolazione. Inquieta inoltre il fenomeno, in costante crescita in Brasile come in tutta l’America Latina, delle chiese pentecostali, il cui approccio è spesso contrassegnato da pratiche molto aggressive. Márcio Gualberto, portavoce del Coletivo de Entidades Negras di Rio, racconta che sono in progressivo aumento gli episodi di aggressione ai danni di esponenti dei riti afrobrasiliani, talvolta giustificati solo per il loro modo di vestire che richiama vicinanza ai riti candomblé e umbanda. Un altro studio, a cui ha lavorato l’Instutito de Estudos Comparados em Administração Institucional de Conflitos di Rio, ha evidenziato come l’intollerenaza etnico-religiosa sia percepita con una certa differenza anche dagli stessi movimenti sociali. Per combattere la discriminazione etnico-religiosa proprio nella cidade maravilhosa è sorto il Fórum de Diálogo Inter-religioso.

Per il 2011 il Coletivo de Entidades Negras starebbe lavorando ad una Conferência Nacional sobre Liberdade Religiosa, poiché, spiegano, “i casi di intolleranza religiosa sono assai maggiori di quanto immaginiamo”.

FONTE: Musibrasil em 16/06/2010

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